Giornata Mondiale delle donne e delle ragazze nelle discipline STEM

L’11 febbraio è la giornata internazionale delle donne nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics). La scienza e l’uguaglianza di genere sono due degli obiettivi di sviluppo all’interno dell’Agenda 2030 per la sostenibilità.  L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura dedica ogni anno l’11 febbraio a una Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, per incoraggiare donne e uomini di tutto il mondo a perseguire questi obiettivi.

Potrebbe sembrare che la comunicazione e il dibattito culturale su determinati percorsi di studio non influenzino la scelta personale di praticare una disciplina. Tuttavia, la cultura gioca un ruolo significativo nell’orientare le scelte di carriera. Negli anni ’70, ad esempio, la popolarità delle lauree in astrofisica fu stimolata dalle missioni spaziali. La rappresentazione mediatica delle donne in ruoli di rilievo nelle scienze e nella tecnologia è un risultato recente ed ha indubbiamente cambiato il modo in cui le donne si percepiscono all’interno del contesto STEM.

Tuttavia, cultura e opportunità di impiego devono andare di pari passo. L’apertura del mercato del lavoro alle donne in certe professioni ha influenzato notevolmente la scelta delle ragazze di iscriversi a facoltà STEM. In Italia, ad esempio, le facoltà furono aperte alle donne già alla fine dell’Ottocento, ma fu solo nel 1961 che Amalia Ercoli-Finzi divenne la prima laureata in ingegneria. Fino agli anni ’60, quasi l’unico sbocco per le donne che intraprendevano studi scientifici (a parte Medicina) era l’insegnamento. Anche con l’avvento dell’informatica, si verificò un notevole divario di genere all’inizio, con le immagini delle software house degli anni ’80 e ’90 in cui era praticamente impossibile trovare una donna.

Una generazione dopo, non possiamo certo affermare che le cose siano totalmente risolte. Il divario di genere nelle discipline STEM, in termini di numero di studentesse, ricercatrici e lavoratrici, rimane ampio, ma le percentuali migliorano di anno in anno. Optit riconosce l’importanza di superare questi divari e auspica un futuro in cui giornate come l’11 febbraio non siano più necessarie. Per noi, le caratteristiche importanti sono le competenze, la personalità, la capacità di mettersi in gioco e la disponibilità ad imparare senza sosta. In Optit, chiunque può trovare un ambiente amichevole, ricco e stimolante, in cui far emergere e brillare il proprio infinito potenziale.

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